In Cemmo, nella rinnovata Piazza dedicata al Pittore Pietro da Cemmo si tenne la rievocazione storica del processo celebrato, nel 1643, contro Caterina Rossi di Poschiavo, fuggita da quel borgo e rifugiatasi in Berzo Demo di Valle Camonica in quanto ritenuta eretica e figlia della setta delle streghe. Rinchiusa nella Torre della Pallata di Brescia venne condannata a 10 anni di carcere, in modo da evitare che i "gravi scandalosi et essecrandi accessi non restino del tutto impuniti et sij più cauta nell'avenire et esempio alli altri che si astenghino da simili delitti".
-Interpreti principali-

Il sagrato della Pieve di San Siro - Cemmo ospitò la rievocazione del procedimento penale celebrato, nel 1697, contro Caterina Semaden moglie di Giovan Antonio Lardelli di Poschiavo, ritenuta strega. Il processo contro Caterina Semaden è legato alla vicenda di Caterina Rossi per essere entrambe originarie di Poschiavo, paese svizzero del Canton Grigioni. Due donne ma anche due protagoniste, loro malgrado tra le molte sfortunate protagoniste, di quel fenomeno che investì tutta l'Europa conosciuto come "persecuzione delle streghe". La storia di due donne che riemerge dal passato dopo circa 350 anni grazie a fogli ingialliti dal tempo e conservati in Archivi lontani dalla Valle Camonica ma che del patrimonio culturale della Valle Camonica sono parte integrante in quanto ne ricostruiscono un suo tratto storico.
Ha arricchito la rievocazione la partecipazione del Gruppo Vocale "Gregorianum" di Darfo. -Interpreti principali-

Con la partecipazione straordinaria del Gruppo Vocale Gregorianum di Darfo è stata presentata in Ponte di Legno la ricostruzione storica delle fasi processuali celebrate contro Margherita di Sondrio, conosciuta come la Madregna del Boro, ritenuta strega e pertanto condannata a morte. L'imputata - secondo l'accusa - era solita partecipare ai sabba che si tenevano periodicamente "nel loco dicto del Tonale". Gli eventi storici sono presumibilmente circoscrivibili nei primi giorni del mese di agosto dell'anno 1523 e videro come protagonista l'inquisitore Fra Modesto Scrofeo da Vicenza.
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Ricostruzione storica delle fasi processuali celebrate contro Bartolomeo de Scarpatetti della città di Sondrio, ritenuto strione fin dall'infanzia e pertanto condannato a morte. Il processo collega la terra di Valtellina con la Valle Camonica in quanto l'imputato - secondo l'accusa - era solito partecipare ai sabba che si tenevano periodicamente "nel loco dicto del Tonale". Gli eventi storici riproposti, grazie all'intervento di 98 figuranti, ripercorrono la vita di Bartolomeo attraverso due azioni sceniche: la prima quando aveva sette anni ed era già ritenuto stregone; la seconda ripercorre quanto si svolse tra il 17 settembre 1523 - giorno in cui Bartolomeo, ormai adulto, venne arrestato - e il 28 settembre 1523, data infame che vide la salita al rogo del poveretto presso Piazza Campello in Sondrio. Il processo venne arricchito dall'intervento straordinario dei Cantori di Gubbio, appartenenti alla "Confraternità della Santa Croce" della Foce di Gubbio. -Interpreti principali-

Una quarantina di figuranti vestirono i panni dei personaggi realmente esistiti che promossero, in terra camuna, la caccia alle streghe. L'iniziativa è resa possibile grazie a documenti, riferibili al XVI° secolo, conservati presso Archivi privati e pubblici. I costumi sono stati realizzati, con il coordinamento di Marini Enrica, da Angeli Sandra, Cattane Candida, Formentelli Giacomina, Maffessoli Mirella, Miglio Rosa, Milesi Lina, Pancrazio Irene e Zonta Rosita.
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Rievocazione storica del processo per stregoneria contro Agata detta la Gadenta di Bresimo (TN) - 1613. La manifestazione ebbe inizio presso la Chiesa di S.Maria ad Elisabetta ed è proseguita in corteo lungo le strade di Cemmo. Lungo questo tragitto sono stati ricreati degli ambienti storici del Seicento. Il processo venne celebrato nella Piazza Pietro da Cemmo. Hanno partecipato 118 figuranti oltre al Gruppo Vocale Hope Singers di Darfo. "Ire strigatum 2002" si è quindi concluso con la tradizionale ricostruzione di un sabba alla quale hanno partecipato i bambini delle Scuole Elementari e Medie di Capo di Ponte. Le danze sono state ideate e coordinate dall'insegnante Giuseppina Brandis.
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Singolare ricostruzione storica della costituzione del Santo Tribunale dell'Inquisizione in Valle Camonica, voluto dal vescovo di Brescia Paolo Zane e coordinato dall'arcidiacono Pietro Durante. Gli eventi storici sono circoscrivibili nei primi mesi dell'anno 1518 e precedono una serie di condanne al rogo inflitte dai vicari inviati, dal Tribunale di Cemmo, a Pisogne, Rogno, Breno e a Edolo. Numerosi furono gli eretici e le presunte streghe o stregoni che finirono torturati, esiliati o ancor peggio giustiziati su fumanti roghi. In Valle Camonica vennero arse oltre ottanta persone, ed i loro beni confiscati. Hanno partecipato alla manifestazione quaranta figuranti in costumi d'epoca.
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La ricostruzione storica dell'arrivo degli inquisitori in Valle Camonica venne presa come stimolo per un approfondimento sull'attività del Tribunale della Santa Inquisizione. All'iniziativa hanno partecipato 54 figuranti. in costumi d'epoca realizzati, con il coordinamento di Maffessoli Debora, da Angeli Sandra, Cattane Candida, Formentelli Giacomina, Maffessoli Mirella, Miglio Rosa, Milesi Lina, Pancrazio Irene e Zonta Rosita.
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La rievocazione ripercorre le tappe del processo celebrato nel 1627 contro Dorotea de Frenna (archivio Diocesano di Bressanone) colpevole, secondo l'inquisizione, di aver partecipato a balli con il diavolo sul monte Tonale; tra aspri interrogatori e atroci torture Dorotea risulterà rea e confessa delle accuse di stregoneria, ma morirà durante il processo. Alla rievocazione hanno partecipato circa 200 figuranti in costume d'epoca, il coro delle voci bianche "Brezza dai Monti" di Sellero, il gruppo vocale "Gregorianum" di Darfo B.T. e i cavalieri del circolo ippico "I Salici" di Pianborno. In località "Rela" sono stati ricostruiti gli ambienti di un piccolo borgo medievale ad opera di Giuseppina Brandis e Lucia Paris.
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La ricostruzione storica dell'arrivo degli inquisitori in Valle Camonica venne presa come stimolo per un approfondimento sull'attività del Tribunale della Santa Inquisizione. All'iniziativa hanno partecipato 54 figuranti. in costumi d'epoca realizzati, con il coordinamento di Maffessoli Debora, da Angeli Sandra, Cattane Candida, Formentelli Giacomina, Maffessoli Mirella, Miglio Rosa, Milesi Lina, Pancrazio Irene e Zonta Rosita.
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